“Intendo il vino come frutto spontaneo della terra, 

intaccato il meno possibile dagli interventi tecnici dell’uomo.”

-Stefano Bariani


"Personalmente ritengo sia un grande privilegio essere un vignaiolo in quanto attraverso la mia passione professione sono costantemente a contatto con la Natura, con la vigna e il bosco che la circonda, sentendomi al contempo custode di una piccola porzione del Creato. "

Stefano Bariani

Fondo San Giuseppe

Si trova a Brisighella, a 400 metri sul livello del mare. I terreni sono limo argillosi, calcarei, con scheletro marnoso e ricchi in sostanza organica. 
"Ho deciso di acquistarla nel 2008 per assecondare un’esigenza che in me era diventata molto sentita. Dovevo, dopo dieci anni di lavoro presso altre cantine, esprimere il mio sentimento, la mia visione, come produttore, come vignaiolo. 
Ho scelto Brisighella perché ritengo sia un borgo collocato in una valle ancora integra, dove la natura è rimasta intatta, con il fiume e le colline, gli ulivi e i molti boschi."


V I N I  P E R  PA S S I O N E  SECONDO NATURA .

L’azienda si compone di cinque ettari e undici di bosco. Quest’ultimo ritengo sia indispensabile al benessere dell’agro-ecosisitema. 

Le varietà più rappresentate sono: Albana, Trebbiano, Riesling renano, Chardonnay, Marsanne, Albana nera e Centesimino

T È R A 
TREBBIANO

Le uve provengono da due piccoli vigneti esposti a nord, a 400 m.s.l.m. a ridosso del bosco, la cui supercie complessiva è di 0,7 ha. Il primo fu piantato nel 1970, il secondo 10 anni dopo. In funzione dell’altitudine, dell’esposizione e della povertà del terreno la produzione complessiva rapportata a ettaro è di circa 20 quintali. Grazie a questa bassa produzione le uve riescono a conferire al vino una buona cencetrazione. Le uve sono raccolte manualmente e vengono trasportate in cantina senza aggiungere nessun additivo. Le stesse fermentano naturalmente in recipienti d’acciaio senza l’utilizzo di lieviti selezionati, né di batteri malolattici. Al termine delle fermentazioni, manualmente vengono eettuati il batonnage delle fecce ni ed i rimontaggi. La maturazione è avvenuta per sei mesi in acciaio e per altri quattro mesi in bottiglia. Ha colore giallo paglierino e lo spettro olfattivo è espressivamente varietale, con quegli aromi tipici del trebbiano che ricordano l’erba fresca tagliata, il gelsomino e una nota minerale. In bocca dimostra eleganza, con un corpo non opulento ma con freschezza e mineralità ben equilibrate. Trarrà benecio da una maturazione di alcuni anni in bottiglia che gli conferiranno complessità ed eleganza.


FIORILE
ALBANA SECCO

Fiorile è il nome dell’ottavo mese del calendario rivoluzionario francese che andava dal 20 aprile al 19 maggio. L’uva proviene da un vigneto di un ettaro di supercie, di oltre quarant’anni di età. La raccolta viene eseguita manualmente ai primi di settembre al ne di preservare la fragranza aromatica e l’acidità dell’uva. La produzione è di circa 40 quintali per ettaro e ciò consente ai grappoli di raggiungere una spontanea concentrazione di tutte le sostanze che concorrono all’espressione gusto-olfattiva del vino. La vinicazione avviene in acciaio, senza macerazione sulle bucce. Non vengono aggiunti lieviti selezionati. La maturazione del vino avviene per la metà della massa in acciaio e per l’altra metà in tonneaux di Allier per circa 6 mesi; trascorsi i quali le due masse vengono unite e dopo una breve permanenza in acciaio il vino viene imbottigliato. È un vino di territorio, in cui questa antica varietà si esprime senza interferenze, non domata né nel colore né nella sua spiccata acidità. Il naso è ampio, con note di agrumi, albicocca e sentori minerali che gli derivano dai terreni limoso-calcarei. In bocca ha freschezza, ma anche una parte tattile dovuta ai tannini che gli provengono dalla buccia.


CIARLA
R IESLING

Ciarla signica “parla”. È quello che chiedo ad un vino; di parlare di sé, di svelarsi, di rivelare il territorio da cui proviene ed i sentimenti, le intenzioni del produttore. Il vigneto, di oltre venti anni di età, si trova a 400 metri di altitudine, esposto nord-est, ed ha una supercie di 0,7 ettari. Benecia, grazie all’altitudine e all’esposizione, di notevoli sbalzi termici fra giorno e notte, che favoriscono l’espressività aromatica del vitigno. La raccolta delle uve avviene nella seconda decade di settembre e si svolge manualmente. La fermentazione avviene in acciaio senza l’aggiunta di lieviti. La maturazione del vino è svolta per la metà della massa in acciaio e per l’altra metà in tonneaux di Allier per circa 6 mesi; trascorsi i quali le due masse vengono unite e dopo una breve permanenza in acciaio il vino viene imbottigliato. Ha colore giallo paglierino di buona intensità. Il carattere varietale del riesling renano al naso è percettibile soprattutto nei sentori oreali di gelsomino e sambuco, mentre le note fruttate ricordano la frutta esotica; queste note in giovane età prevalgono su quelle terziarie di idrocarburi, che compariranno con almeno 3-4 anni di maturazione in bottiglia. La bocca è fragrante, con un equilibro fra grassezza e freschezza.


CARAMORE
CHARDONNAY

Il nome deriva dall’unione delle parole “caro amore”. È quest’ultimo il sentimento che dovrebbe muovere tutte le cose. Personalmente mi è molto caro l’amore per la terra, per la natura; quella natura che considero “lo spirito visibile del Creatore”. Le uve provengono da un vigneto di oltre vent’anni di età con esposizione nord est, la cui supercie è di 0,7 ettari. Il terreno è argilloso calcareo, ricco in scheletro marnoso e piuttosto “magro”. Per questo la produzione è sempre molto bassa e le uve presentano ottima concentrazione e un ricco spettro olfattivo. La raccolta è manuale e i grappoli vengono adagiati in piccole cassette e trasportati in cantina. La fermentazione è condotta in recipienti d’acciaio. La maturazione del vino avviene per la metà della massa in acciaio e per l’altra metà in tonneaux di Allier per circa 6 mesi; trascorsi i quali le due masse vengono unite e dopo una breve permanenza in acciaio il vino viene imbottigliato. Ha colore giallo paglierino intenso. Al naso prevalgono decisamente gli aromi fruttati, in particolare il sentore di pera selvatica matura e note minerali, gessose. In bocca mostra ampiezza e struttura che conferiscono al vino persistenza gusto-olfattiva.


RUNDINERA
MARSANNE

Il nome, nel dialetto romagnolo, indica il luogo dove nidicano le rondini. Il vigneto è a ridosso di un dirupo nei cui anfratti le rondini fanno il loro nido. Il vigneto, piantato nel 1988, ha una supercie di 0,3 ettari. Le uve sono raccolte manualmente nella prima decade di settembre e trasportate in cantina senza l’aggiunta di solforosa o di altri additivi. La fermentazione avviene in acciaio, spontaneamente senza aggiunta di lieviti. Il vino matura per sei mesi in piccole vasche di acciaio, poi viene imbottigliato. Il colore è giallo paglierino intenso e visivamente si percepisce, roteando il vino nel bicchiere, una certa densità. Ha una carica olfattiva spiccata, decisa, di frutta esotica, di miele di castagno, con sentori minerali e camomilla. La bocca mostra grassezza, buona densità e persistenza.


ÉSOR
VINO ROSATO  ~ Chardonnay & Moscato Rosa

Il nome Ésor è letteralmente il contrario di rosé. Le due varietà - chardonnay per il 90% e moscato rosa per il restante 10% - sono raccolte manualmente e dopo la diraspatura e la soce pigiatura le bucce permangono nel mosto a macerare per almeno una settimana. Il colore rosso del moscato rosa conferisce al vino la tonalità rosa-ramata che Ésor presenta. Dopo la svinatura la fermentazione alcolica si protrae lentamente per altri 10 giorni. Al termine della stessa, per due mesi, si eettua manualmente il batonnage sulle fecce ni. La maturazione avviene in acciaio per almeno sei mesi, quindi il vino viene imbottigliato. Ha colore rosa ramato, il naso presenta sentori fruttati di mela Golden, di agrumi e note spiccatamente minerali. La bocca è intensa, di buona struttura e sostenuta da una acidità viva e presente


CA’ BIANCA
SANGIOVESE SUPERIORE

Ca’Bianca è prodotto dal vigneto Ronco di Rio Brola attato dall’azienda Casetta dei Frati a Modigliana. Il Ronco di Rio Brola è un vigneto bellissimo esposto a Nord-Est di circa un ettaro di supercie, di quasi 30 anni di età. L’altitudine della vigna è fra i 250 e i 300 metri, in un pendio abbastanza ripido. Si tratta di un clone di sangiovese ad acino piccolo (romagnolo), con grappolo abbastanza serrato. Le uve vengono raccolte manualmente nella seconda decade di ottobre e subito trasportate in cantina dove, dopo la diraspatura e la soce pressatura deglia acini, la fermentazione inizia in modo spontaneo. La macerazione sulle bucce è solitamente di 2 settimane e dopo la svinatura il vino matura per 6-8 mesi in acciaio. Ca’Bianca ha un colore rosso rubino tendenzialmente tenue, una struttura non opulenta, una bella sapidità e mineralità. I tannini sono presenti e hanno una trama elegante. Il naso presenta sentori di frutta rossa come prugna e marasca e si percepiscono, anche in giovane età, note di liquirizia, cuoio e alloro. È un vino che per sua natura presenta assonanze espressive maggiormente vicine ai vini della Borgogna rispetto a quelli di Bordeaux.


COLLANIMA
Albana Nera & Centesimino

Il nome prende origine da “col l’anima” ovvero “con l’anima”. Le uve provengono da un piccolo vigneto di vent’anni di età esposto a nord, completamente circondato dal bosco, la cui supercie complessiva è di 0,3 ettari. Fra i lari di albana nera (di cui si hanno testimonianze di coltivazione molto antiche in Romagna) ve ne sono alcuni di centesimino. Le due varietà vengono raccolte manualmente e vinicate assieme a ne settembre. La fermentazione è condotta in acciaio con macerazione sulle bucce di circa tre settimane, senza l’aggiunta di lieviti. La maturazione del vino è svolta in vasca d’acciaio. Ha colore rosso rubino intenso e lo spettro olfattivo si apre subito con note fruttate di frutti rossi maturi come ribes e lampone. Unitamente a queste si percepiscono in modo nitido anche le componenti speziate come quelle di liquirizia e cuoio. La struttura è opulenta ma mostra buona beva ed equilibrio. I tannini sono vivi e percettibili e danno longevità al vino.


Mariagrazia Rizzati & Stefano Bariani Proprietari di Fondo San Giuseppe

Filosoficamente mi sento vicino al movimento dei vini naturali e personalmente intendo il vino come frutto spontaneo della terra, intaccato il meno possibile dagli interventi tecnici dell’uomo. L’azienda è biologica, certificata da Suolo e Salute. Ero già convinto della bontà di questo metodo quando ero studente di agraria e intuivo l’impatto distruttivo dell’industria dei fitofarmaci sull’ambiente e sulla salubrità dei prodotti agricoli. Già allora ero un difensore dell’agricoltura di inizio ottocento, quando l’industria dei concimi e degli antiparassitari non era ancora nata e gli agricoltori-artigiani sapevano interpretare la terra attraverso un sapere che si tramandava da millenni.