Chateau Barouillet Apicula 2012
€ 52.00
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Vino Bianco dolce Apicula 2012
Il suo colore è ambrato-ramato. Al naso, il suo invecchiamento ossidativo è caratterizzato da note di prugne secche, si sviluppa poi una tavolozza aromatica che va dal miele di castagno all'arancia candita passando per mentolo, albicocca, pesca.
La bocca è setosa e l'attacco sorprende per sostanza e coerenza. Troviamo quindi questi aromi di prugne che si evolvono verso note tostate come il cacao. Al palato è fresco ed equilibrato nonostante i suoi 200 grammi di zucchero residuo.
Troviamo gli aromi del naso come frutta candita, agrumi, miele, poi tostati, per finire con aromi di cioccolato. La lunghezza in bocca è notevole.
Terroir: argille leggere su resa calcarea 15 hl / ettaro
Vendemmia: manuale (per rispettare al meglio la fragilità delle uve botritizzate) in diversi passaggi successivi effettuati tra ottobre e inizio novembre.
Clima: la posizione tra i due fiumi favorisce lo sviluppo delle fecce nobili (botrytis cinérea). In questa zona, l'alternanza di mattine umide e nebbiose e pomeriggi caldi, asciutti e ventosi permettono alla Botrytis di svilupparsi in condizioni ottimali.
Vinificazione: Apicula è un test, un'idea folle. Viene dall'ultimo cernita del raccolto 2012 su viti centenarie. Pressatura prolungata (cicli di 3 ore) che consente l'estrazione dei migliori succhi. Il mosto viene quindi leggermente decantato a freddo. Inizia quindi la fermentazione, effettuata solo grazie ai lieviti naturalmente presenti sulle uve (lieviti indigeni), impegno di tipicità e genuinità. La fermentazione dei vini dolci è una fase lunga e difficile a causa dell'alta concentrazione di zucchero nei mosti. Hanno scelto di mettere questo lotto in botti e vedere cosa sarebbe potuto diventare. Avevano la ferma convinzione che questo vino potesse "badare a se stesso" con un lungo invecchiamento. Dopo 15 mesi di fermentazione, si è naturalmente stabilizzato all'11% di alcol e non lo fa mai mosso durante i suoi tre anni di allevamento. L'apicula non ha subito alcun intervento umano durante la sua vinificazione o affinamento.
A una temperatura di 10-12 ° C, può essere bevuto per il semplice piacere di degustazione e scoperta.
L'Apicula si abbina perfettamente a tutti gli accordi classici di un vino dolce, foie gras, roquefort, dessert ma apprezzarlo meglio piatti più elaborati lo renderanno ancora più prezioso come tarte tatin foie gras e mele.
Il lato ossidativo si abbina perfettamente con piatti a base di tartufo come il pollo con panna e tartufo.
Gradazione alcolica 10,50% / volume *
Il suo colore è ambrato-ramato. Al naso, il suo invecchiamento ossidativo è caratterizzato da note di prugne secche, si sviluppa poi una tavolozza aromatica che va dal miele di castagno all'arancia candita passando per mentolo, albicocca, pesca.
La bocca è setosa e l'attacco sorprende per sostanza e coerenza. Troviamo quindi questi aromi di prugne che si evolvono verso note tostate come il cacao. Al palato è fresco ed equilibrato nonostante i suoi 200 grammi di zucchero residuo.
Troviamo gli aromi del naso come frutta candita, agrumi, miele, poi tostati, per finire con aromi di cioccolato. La lunghezza in bocca è notevole.
Terroir: argille leggere su resa calcarea 15 hl / ettaro
Vendemmia: manuale (per rispettare al meglio la fragilità delle uve botritizzate) in diversi passaggi successivi effettuati tra ottobre e inizio novembre.
Clima: la posizione tra i due fiumi favorisce lo sviluppo delle fecce nobili (botrytis cinérea). In questa zona, l'alternanza di mattine umide e nebbiose e pomeriggi caldi, asciutti e ventosi permettono alla Botrytis di svilupparsi in condizioni ottimali.
Vinificazione: Apicula è un test, un'idea folle. Viene dall'ultimo cernita del raccolto 2012 su viti centenarie. Pressatura prolungata (cicli di 3 ore) che consente l'estrazione dei migliori succhi. Il mosto viene quindi leggermente decantato a freddo. Inizia quindi la fermentazione, effettuata solo grazie ai lieviti naturalmente presenti sulle uve (lieviti indigeni), impegno di tipicità e genuinità. La fermentazione dei vini dolci è una fase lunga e difficile a causa dell'alta concentrazione di zucchero nei mosti. Hanno scelto di mettere questo lotto in botti e vedere cosa sarebbe potuto diventare. Avevano la ferma convinzione che questo vino potesse "badare a se stesso" con un lungo invecchiamento. Dopo 15 mesi di fermentazione, si è naturalmente stabilizzato all'11% di alcol e non lo fa mai mosso durante i suoi tre anni di allevamento. L'apicula non ha subito alcun intervento umano durante la sua vinificazione o affinamento.
A una temperatura di 10-12 ° C, può essere bevuto per il semplice piacere di degustazione e scoperta.
L'Apicula si abbina perfettamente a tutti gli accordi classici di un vino dolce, foie gras, roquefort, dessert ma apprezzarlo meglio piatti più elaborati lo renderanno ancora più prezioso come tarte tatin foie gras e mele.
Il lato ossidativo si abbina perfettamente con piatti a base di tartufo come il pollo con panna e tartufo.
Gradazione alcolica 10,50% / volume *
Categoria Vini Passiti